Si è chiusa a Gibellina con un bilancio di circa 30 mila visitatori la seconda edizione di Scirocco wine fest, la rassegna che mette a confronto i Paesi del Mediterraneo attraverso il vino. La cittadina della Valle del Belice e’ stata il palcoscenico della manifestazione – promossa dal gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi in collaborazione con l’agenzia Feedback di Palermo – che ha coniugato l’anima mediterranea, l’arte, la cultura del vino e l’intrattenimento. Partner della manifestazione, inserita nel più ampio programma di Destinazione Gibellina, la Fondazione Orestiadi ed il Comune di Gibellina.
Il programma della rassegna ha ospitato degustazioni di vini e specialita’ gastronomiche mediterranee, master class, sfide di cucina, cooking show, ma anche incontri culturali con grandi scrittori italiani, tour alla scoperta del territorio, spettacoli e concerti gratuiti che hanno visto esibirsi Ernesto Maria Ponte, gli Shakalab, Mario Venuti e Sasà Salvaggio. Quindici giornalisti italiani di stampa specializzata hanno partecipato alla rassegna e hanno avuto la possibilità di conoscere meglio il territorio di Gibellina e i suoi dintorni, il Cretto di Burri e le rovine di Poggioreale, estasiati da un comprensorio in cui passato e presente si intrecciano indissolubilmente.
“Siamo soddisfatti di questa seconda edizione – ha detto Rosario Di Maria, presidente del gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi – che ha visto migliaia di visitatori raggiungere Gibellina per un evento che abbiamo fortemente voluto perché crediamo che il vino sia una forza aggregante che oggi può divenire simbolo del dialogo. E Gibellina, con la sua storia di rinascita, è il luogo ideale in cui far incontrare enogastronomia, arte e cultura”.
Nell’ambito dell’evento è stato festeggiato anche il ventennale del gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi, azienda che continua a crescere. Massimo Cassarà, socio della cantina sin dalle origini, ha ricevuto un riconoscimento per la sua attività. “In vent’anni il mio vigneto si è trasformato completamente – ha detto – e da una produzione di Trebbiano e Catarratto ci siamo evoluti e, seguendo i mercati, oggi produciamo 18 tipi di uve diverse”.
La rassegna ha dato spazio anche alle antiche ricette del territorio, preparate dalle signore del luogo che si sono sfidate in una gara di cucina. Ad aggiudicarsi la vittoria Maria Lanfranca, gibellinense, con la sua ricetta di involtini di pesce spada. Ospite della rassegna è stato anche il Sicily Web Festival, il festival italiano dedicato alle serie digitali con 101 opere in concorso provenienti da 19 paesi e il Premio Saturno-Trapani che produce.